PIETRACAMELA – E’ tragico il bilancio del giorno di Santo Stefano in montagna, sul Gran Sasso. Sono tre le vittime di escursioni, tradite molto probabilmente da distacchi di neve o da scivolamenti in parete e molto probabilmente dal ghiaccio nascosto sotto un leggero strato di neve ammucchiata dal vento.
Dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Franca Di Donato, esperrta arrampicatrice 49enne di Isola del Gran Sasso (e residente a Roseto), l’inesperienza ha forse tradito Ryszard Barone, 25 anni e Andrea Antonucci, 28 anni, entrambi di Corfinio dell’Aquila. Era arrivati ieri sera per dormire al Rifugio Franchetti, assieme ad altri due amici di Pescara e Avezzano. Questa mattina attorno alle 9:3 la tragedia. I due, legati tra di loro dalla corda, sono scivolati su un lastrone appena cominciata l’arrampicata della Ferrata Ricci, a circa quota 2.600. Sono caduti insieme e hanno compiuto un volto di circa 500 metri, scivolando poi fino a quota 1.700 dove i loro corpi sono stati recuperati dagli uomini del Corpo Nazionale del soccorso Alpino Abruzzo, che hanno effettuato due operazioni ad alto rischio per la loro incolumità per tentare il soccorso ai tre escursioni.
Franca Di Donato, del Cai di Castelli e attivissima anche nel gruppo della Proteione Civile locale è stata rintracciata nel vallone dei Ginepri, a circ 2.600 metri di quota: era diretta in solitaria sulla vetta, dove avrebbe poi avvertito i famigliari. Quel messaggio non è mai arrivatoe la tragedia si è consumata probabilmente nella mattina di Natale. A contribuire ai soccorsi e alle ricerche sono stati sia un elicottero abilitato al volo notturno dell’Aeronautica militare decollato da Pratica di Mare ieri sera e quello del 118 che ha verricellato le squadre sui luoghi dove si presumeva fossero le vittime. Le indagini sono coordinate dai carabinieri della stazione di Pietracamela e della Compagnia di Teramo: le salme sono state trasferite all’obitorio dell’ospedale di Teramo, a disposizione del magistrato che dovrà decidere se affidare le autopsie. Sale così a quattro morti il bilancio di questo mese di fine anno, dopo la tragedia dello scorso primo dicembre con il decesso dello sportivo angolano Matteo Martellini. A settembre aveva perso la vita in quota, per un attacco cardiaco, un altro abruzzese di Ovindoli.